Ciao a tutti!

Voglio ringraziarvi tutti per il vostro affetto, la fiducia so già di averla! Il messaggio di questo comitato va ben oltre quello che riusciamo a scrivere sul blog, è un messaggio di unione e solidarietà che oggi sembra ormai solo una frase perduta nei libri ma che noi, al contrario, stiamo vivendo sulla nostra amicizia, sulla stima reciproca, sulla voglia di cambiare qualche cosa che non va bene.

Come ho detto durante la riunione, come mamma di una bimba di sette anni sono felice di far vivere a Giorgia l’esperienza più importante, quella di una piccola comunità formata da compagni, genitori ed insegnanti che si confrontano, si frequentano e si aiutano sia nell’ambito scolastico sia al di fuori.

La comunità esiste, siamo noi, divide i dolori e moltiplica le gioie; nella vita ho imparato ad espormi in prima persona con tutti i rischi e le glorie, ma certo è , che oggi la più grande forza è la solidarietà che non pone confini su nessuno e per nessuno.

La scuola Don Milani in soli due anni mi ha offerto la possibilità di credere che genitori ed insegnanti lavorino insieme per un unico progetto: i nostri bimbi. Bene, pensavo fosse un’utopia. Oggi so che grazie a tutti noi questo avviene e non intendo quindi veder sfumare nel nulla una così bella realtà, non mi fermerò sino ad aver ottenuto il giusto riconoscimento e assestamento definitivo della nostra scuola , per i nostri bimbi e per tutti quelli che verranno.

Quando mi sveglio al mattino so di avere molti amici che non avevo e questo mi rende veramente felice.

Paola Tacchino

3 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie a te, Paola!

Anonimo ha detto...

"I have a dream" altro che a Obama la nostra Tak si è ispirata al grande Martin!
Complimenti anche a papà Lunardi che domenica ha fatto un bellissimo annuncio
nella Chiesa di San Francesco d'Albaro.
Alla Don Milani ciascuno apporta per ciò che sà. Bene...io proseguo con lo scotch e locandine.
Elisabetta R.

Anonimo ha detto...

Anche mia figlia frequenta quella scuola. Penso non valga la pena di tenerla aperta, vista la bassissima qualità dell'istruzione impartita.