Ciao Gigi!

Oggi leggendo un’intervista a Gino Paoli che disquisiva sul mondo (non che lo voglia eleggere a guru) mi sono soffermata su una frase che più o meno recitava così: il compito della scuola dovrebbe essere di insegnare, oltre ad italiano e matematica, la capacita di creare relazioni.

Bingo! Vedendo il percorso scolastico di mio figlio mi sono sentita che per lui è stato così, che questa scuola per le sue caratteristiche e la sua storia ha privilegiato la relazione che mio figlio ha con se stesso e con gli altri.

Il valore aggiunto della Don Milani è questo, possibile per la sua dimensione, per la selezione di genitori visionari e coraggiosi consapevoli di essere sempre in gioco, per una tradizione didattica e di scambio che è l’ossatura mobile di una scuola che può cambiare insegnanti, mura, famiglie ma rimane a sorreggere dei valori.

Un giorno mio figlio tornando da scuola e guardandomi sorridente dice “sai mamma, oggi mentre mi lavavo le mani è entrata in bagno una bambina di prima e mi ha detto: "ciao Gigi all’inizio non capivo la rivelazione e lo guardavo stranita “Lì ci conosciamo tutti!” mi ha ribadito sgranando gli occhi come dire “come? non capisci”.

Mi sono resa conto che mio figlio gode di una piccola società sempre in relazione tra i suoi elementi e che sviluppa rapporti solidali, spontanei e coltivati dal percorso offerto dagli insegnanti.

Si dice spesso: bisogna avere la fortuna di avere una buona classe e dei bravi insegnanti. Una buona classe e dei buoni insegnanti sono prodotti da un ecosistema fatto di relazioni. I bambini entrano in prima con l’urgenza di sviluppare la propria personalità ma con l’esigenza di confrontarsi con la loro natura sociale: se incontrano oltre ad insegnanti preparati nella loro materia dei facilitatori capaci di far incontrare queste due anime tutto sarà in discesa.

Non sempre si riesce, non sempre sono tutti contenti , ogni insegnante è a se. Ma io noto che questo ecosistema che nasce tra genitori, maestre, bidelli, bambini continua a produrre uno scambio virtuoso, fa da collante tra microsistemi tra loro diversissimi e regala a tutti noi qualcosa.

Questa per me è l'identità di questa scuola, solida ancor più delle sue nuove mura.

daniela

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